Sono 160mila le donne che soffrono di endometriosi nella sola Lombardia, la malattia cronica ginecologica troppo spesso ancora invisibile.
La Lombardia, su questo, fa dei passi avanti: nuovi centri per l’informazione, l’educazione, la diagnosi precoce, l’inquadramento e il trattamento della malattia.
È quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare. Si tratta di un provvedimento che nasce grazie all’istituzione di una specifica commissione regionale denominata ‘Salute della donna’ alla quale si occupano professionisti sanitari e associazioni dei pazienti.
Il provvedimento fornisce chiare indicazioni per lo sviluppo di un modello di assistenza, attraverso un team, coordinato e multidisciplinare. L’obiettivo è ottimizzare la qualità delle prestazioni e della vita delle donne, oltre che attuare percorsi di presa in carico in coerenza con le linee guida internazionali.
Si tratta di una malattia particolarmente impattante a livello sociale e sulla qualità della vita. In particolare, influisce sulla natalità, in quanto causa sub fertilità o infertilità nel 40-50% dei casi.
Inoltre, la Direzione Generale Welfare individuerà l’elenco definitivo dei Centri lombardi per l’endometriosi, diversificati per livelli di complessità, così da rendere il servizio facilmente fruibile ai pazienti che richiedono assistenza.