Con il passaggio da zona rossa a zona arancione, a Milano il traffico automobilistico torna a crescere, lunedì e martedì, infatti, secondo le stime di Palazzo Marino, l’incremento di auto in circolazione per le strade della città, rispetto alla settimana precedente, è stato del 30/40 per cento in più, quasi ai livelli pre covid.
Un trend che evidenzia come i milanesi per spostarsi, durante questo periodo di emergenza preferiscano utilizzare la macchina piuttosto che altri mezzi di mobilità, a novembre, infatti, nonostante il soft lockdown, le telecamere di Area B hanno registrato, solo il 5 per cento in meno degli ingressi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il transito sotto quelle di Area C, invece, è stato inferiore di quasi il 35 per cento in meno.
Ma mentre con il ponte di Sant’Ambrogio, i negozi riaperti e la corsa allo shopping natalizio, il traffico automobilistico nelle prossime settimane è destinato a crescere ulteriormente, il trasporto pubblico, già ridotto alla capienza del 50 per cento, fatica a tornare alla normalità.
Il dato di lunedì, riguardo all’affluenza sui mezzi di Atm in città, registra un indice di riempimento che non supera il 28 per cento, superiore solo di poco a quello delle settimane in cui la città era in zona rossa, che si aggirava invece intorno al 23-24 per cento.
Per questo motivo, capendo la la paura dei molti milanesi che preferiscono spostarsi con il trasporto privato, con l’arrivo della seconda ondata di contagi, il comune aveva già deciso di spegnere le telecamere delle du ztl della città, area B ed area C, decisione che con molta probabilità verrà prorogata anche per il mese di gennaio.
Anche se la linea di Palazzo Marino, rimane quella di incentivare i cittadini ad utilizzare mezzi di mobilità dolce, dalla bici, al monopattino elettrico, con l’implemento di 35 nuovi chilometri di percorsi ciclabili realizzati in questi mesi in città che entro la fine del 2020 dovrebbero diventare 50.