Milano è arrivata seconda nella classifica annuale sulla qualità della vita, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. Dai dati è emerso che la qualità della vita risulta buona o accettabile in 63 province italiane su 107.
Al terzo posto c’è Bologna, che riconferma la medaglia di bronzo dello scorso anno, mentre il primo posto se lo è aggiudicato Bolzano, dopo la medaglia d’argento dello scorso anno.
Il capoluogo lombardo, seppur posizionato sul podio dopo la quinta posizione dello scorso anno, è arrivato ultimo nella categoria reati e sicurezza.
Le dimensioni analizzate dallo studio sono state nove: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza. Con in più altre 14 sottodimensioni e 92 indicatori di base.
La ricerca ha anche confermato la frattura tra il Centro Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità.
Per quanto riguarda le province e le città metropolitane centro settentrionali viene sottolineata una forte ripresa negli ultimi due anni, dovuta dalla cosiddetta “tendenza post Covid”. Nelle aree del Mezzogiorno, invece, crescono zone di disagio sociale e personale.
Milano si aggiudica il secondo posto nella classifica annuale sulla qualità della vita
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