La prima fase del piano di riqualificazione dei caseggiati popolari di via Bolla sarà quella del censimento degli occupanti abusivi degli alloggi Aler, gli appartamenti di edilizia popolare gestiti dal pirellone.
Purtroppo però mancano le tempistiche: non sono ancora chiari i tempi di realizzazione degli interventi e non è neanche partito l’iter amministrativo per la definizione del piano di riqualifica.
È questo quello che emerso nel corso della commissione regionale avvenuta nella giornata di giovedi 7 aprile alla presenza di Alessandro Mattinzioli, assessore regionale alla Casa, e i vertici di Aler.
Quello che si sa finora è che il piano interessa due caseggiati: uno da 156 alloggi di cui 91 occupati abusivamente e un secondo da 88 alloggi, 18 dei quali occupati senza titolo.
Per il primo si prevede un radicale ripensamento degli alloggi (oggi sono piccoli bilocali) diminuendone il numero e aumentandone la metratura. Un modo per migliorare la qualità dell’abitare e ridurre l’affollamento.
Per le facciate e le coperture del palazzo è previsto il rifacimento. L’investimento stimato da Regione e Aler ammonta a 26,2 milioni di euro. L’altro edificio verrebbe, invece, completamente riqualificato, anche e soprattutto dal punto di vista energetico, ricorrendo al superbonus.
Peccato però che quanto comunicato in commissione non ha soddisfatto l’opposizione.