Filmavano e diffondevano in rete i pestaggi ai danni dei loro compagni di classe che che diventano le loro vittime, è per questo motivo che nella giornata di martedì 18 gennaio i i Carabinieri della Compagnia di Corsico (MI), coadiuvati dagli omologhi comandi di Rho, Abbiategraso e Sesto San Giovanni, all’esito dell’attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare per i reati di atti persecutori, diffusione di riprese e registrazioni fraudolente e lesioni personali aggravate nei confronti di 6 sedicenni residenti nell’hinterland sud-ovest milanese, frequentatori di un Istituto scolastico nel comune di Rho.
L’attività investigativa trae origine dalle denunce presentate lo scorso ottobre presso la Stazione Carabinieri di Cornaredo (MI) da un compagno di classe degli indagati, il quale aveva segnalato di essere stato vittima di gravi e violente aggressioni, subite già a partire dal mese di giugno del 2021.
Gli approfondimenti investigativi hanno così permesso di accertare che gli indagati, in concorso tra loro, si erano resi responsabili di frequenti e sistematici atti di bullismo nei confronti della parte offesa (affetta da un disturbo di iperattività) e di un altro compagno di classe, che venivano presi di mira anche senza una reale motivazione, mediante violente aggressioni, vessazioni e gravi ingiurie, sia all’interno, anche alla presenza del personale docente, che nelle vicinanze dell’istituto scolastico, per poi riprendere le azioni criminose e diffondere i video sul canale social “Telegram”.
Le immagini diffuse allo scopo di ledere la reputazione delle parti offese, erano riuscite a raggiungere, in breve tempo, oltre 100 mila visualizzazioni. In seguito alla denuncia, uno degli indagati era anche stato espulso dall’istituto scolastico.
Al termine delle formalità di rito: a carico di un indagato è stata applicata la misura del collocamento in comunità; ad un altro è stata applicata la misura della permanenza in casa; e ai restanti la misura cautelare delle prescrizioni ingiungendo l’obbligo di permanenza in casa in orari serali/notturni, di frequentare con impegno e profitto l’istituto scolastico e di mantenere un comportamento corretto con i compagni, gli insegnanti e in ambito famigliare.
Sono in corso ulteriori accertamenti volti ad verificare la presenza di altre vittime delle azioni vessatorie commesse, con lo stesso modus operandi, dal gruppo di giovani indagati.