Per il diritto alla studio, ad un’istruzione gratuita per tutti, ad una scuola tutelante di ogni soggettività, che abbia spazi scolastici sicuri e adeguati, per una scuola che abbia metodi di insegnamento moderni ed inclusivi, per una scuola in cui venga rivisto il sistema dell’alternanza scuola lavoro, sono solo alcuni dei diritti per i quali gli studenti sono scesi in piazza a Milano, venerdì mattina in contemporanea con altre città italiane ed europee, l’obiettivo: un nuovo modello di istruzione, sotto lo slogan “Ora decidiamo noi”.
Non solo diritto allo studio, durante la manifestazione, erano anche tante le bandiere palestinesi che sventolavano in cielo: gli studenti chiedono la fine del massacro di civili a gaza e più fondi per lo studio al posto che per finanziare guerre.
Il corteo degli studenti è partito intorno alle 9.30 da largo Cairoli, diverse le azioni di protesta durante il tragitto, la prima davanti alla prefettura, la seconda in via pantano, fuori dalla sede di Assolombarda. I ragazzi hanno posizionato davanti agli agenti schierati in tenuta antisommossa dei banchi sporchi di sangue con sopra delle rose, simbolo dei tanti civili morti in Palestina tra cui tanti giovani studenti .