“A breve”. “Serve accelerare”. “Stiamo lavorando”. Frasi che definiscono certamente l’impegno in una direzione, ma che non chiariscono le tempistiche. Davanti alla strage silenziosa di ciclisti rimasti uccisi dallo scontro con mezzi pesanti – 4 solo negli ultimi 6 mesi – la politica cerca risposte. E la si cerca soprattutto dalle parti di Palazzo Marino, a cui tutti, dalle associazioni ambientaliste a quelle dei ciclisti, chiedono provvedimenti urgenti e immediati, a partire dall’obbligo di installazione dei sensori che eliminano gli angoli ciechi per i guidatori. Richieste davanti a cui il sindaco Sala replica così.
Con tutte le cautele del caso, le parole del primo cittadino trovano sponda anche in chi – nonostante sieda tra i banchi della maggioranza – è sempre stato la spina nel fianco dell’amministrazione. Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi, sottolinea che “dopo tanti morti, la sveglia è finalmente arrivata. Il sindaco – afferma Monguzzi – ha garantito a breve un atto di giunta e noi del sindaco vogliamo fidarci. Doveva essere fatta tempo fa, ma va bene comunque”. Ora, aggiunge però Monguzzi, con la delibera di giunta si diano 3 mesi di tempo ai camion per installare i sensori. Non resta che attendere 90 giorni per vedere se la richiesta dei Verdi verrà ascoltata.