Dopo tanta attesa, pare finalmente fatta. Nel giro di un anno, a Milano, aprirà la sede del Tribunale Unico dei brevetti.
Lo annuncia il ministro degli Esteri Antonio Tajani attraverso un tweet: “Il Governo italiano ha concordato con Francia e Germania di istituire a Milano la sezione distaccata della Divisione centrale del Tribunale Unificato Brevetti. L’intesa sarà formalizzata nel prossimo Comitato Amministrativo. Un risultato importante per l’Italia”, le sue parole nel post.
L’apertura, del resto, è imminente. Una possibile sede? Di fianco al Tribunale, nella zona di via San Barnaba.
La notizia, infatti, arriva dopo lunghe trattative europee e pressing sul governo, cominciate dopo il trasferimento obbligato della sede di Londra post Brexit. “Il trattato istitutivo prevedeva inizialmente tre sedi. A seguito dell’uscita del Regno Unito dalla Ue, è emersa la questione se si dovesse ricollocare ad altra sede quella prevista a Londra, che si affiancava alla sede centrale di Parigi e quella distaccata a Monaco di Baviera”.
E quindi, ecco l’idea di Milano. “L’Italia ha subito posto con forza la necessità di assicurare che la terza sede potesse essere istituita e ha candidato Milano, uno dei principali hub europei nell’innovazione e della proprietà intellettuale”.
E C’è grande soddisfazione da parte della Lega in merito alla notizia dell’approdo del Tub a Milano: “Si tratta di un nostro ordine del giorno approvato all’unanimità il 2 maggio in commissione Industria al Senato. Avere una sede distaccata a Milano, comporta conseguentemente un incremento dell’economia, dell’occupazione e della capacità attrattiva dell’intero Paese. Una storica battaglia della Lega che rappresenta un successo per l’Italia tutta”.
Così in una nota i senatori della Lega in commissione Industria: Giorgio Maria Bergesio, Mara Bizzotto e Gianluca Cantalamessa
Un po’ meno soddisfazione si percepisce invece da Forza Italia, con il consigliere regionale e presidente della commissione speciale Pnrr della Lombardia Giulio Gallera, che sostanzialmente si dice soddisfatto “di aver recuperato una presenza ma c’è bisogno di più” ma chiede “al governo un ulteriore sforzo e impegno” sulla brevettazione. E continua: “Abbiamo perso l’Ema e io penso che la parte dei brevetti in campo farmaceutico debba arrivare in Italia a Milano”.
E quasi sulla stessa lunghezza d’onda c’è anche il m5s: “Sembra quanto meno inopportuna l’euforia del governo in merito all’approdo a Milano della sede del Tribunale Unificato dei Brevetti. Per Milano si profila una sede del Tub versione “mignon”, con competenze sensibilmente ridotte rispetto a quelle che fino ad oggi ha avuto la struttura di Londra. Al solito, nel governo si conferma la tendenza a rivendicare in sede internazionale quelle che sembrano a tutti gli effetti delle vittorie di Pirro. Lo scarso nerbo del governo in sede europea non ha portato il risultato auspicabile per Milano”. Così in una nota i deputati M5s Emma Pavanelli e Enrico Cappelletti.