Accedere nell’Area C di Milano presto costerà di più. La Giunta Comunale, infatti, ha deliberato un aumento del ticket d’ingresso che passerà dai 5 euro attuali ai 7,5 euro. Per i residenti, invece, a partire dal 41esimo ingresso, il ticket sarà di 3 euro. Il rincaro scatterà dal 30 ottobre 2023. Da tempo si parlava di un possibile aumento dei costi per l’ingresso ad Area C, notizia che aveva generato non poche polemiche. Dunque, alla fine, il Comune ha effettivamente deciso di introdurre questi aumenti.
Cambiamenti non solo per area C: coinvolta, infatti, anche area B con sistemi di rilevamento dei pedoni e ciclisti e adesivo di segnalazione della presenza dell’angolo cieco.
A partire del 1° ottobre 2023 nei giorni feriali, quindi dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, i veicoli M3 (veicoli destinati al trasporto di persone, aventi più di otto posti a sedere e massa massima superiore a 5 tonnellate) ed N3 (veicoli destinati al trasporto di merci, aventi massa massima superiore a 12 tonnellate) potranno circolare in Area B solo se dotati di sistemi di rilevamento della presenza di pedoni e ciclisti in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede e di emettere un segnale di allerta nonché di apposito adesivo che segnala il pericolo dovuto all’angolo cieco.
Misura applicata dopo gli incidenti a danno di ciclisti milanesi, in cui da inizio anno hanno perso la vita quattro persone mentre pedalavano in città.
“Questi provvedimenti – dice Arianna Censi, assessora alla Mobilità – sono coerenti con quello che ci siamo impegnati a fare con i milanesi. Il miglioramento dell’aria che respiriamo e della qualità della vita nella nostra città passa anche da una diminuzione della presenza di macchine in strada e dal potenziamento del trasporto pubblico che stiamo portando avanti, soprattutto con il completamento della M4. A questo si aggiunge la promessa che abbiamo fatto per rendere più sicure le nostre strade, in particolare per i ciclisti e i pedoni, individuando in breve tempo una modalità per inserire l’obbligatorietà di sensore per l’angolo cieco, in mancanza di una normativa nazionale”.