I lavori procedono e già nelle prossime settimane alcuni tratti di cantieri potrebbero scomparire, lasciando spazio alle nuove risistemazioni superficiali. Piazzale Susa e viale Argonne sono ancora ostaggio dei lavori per la realizzazione della M4, ma già a luglio le cose potrebbero cominciare a cambiare.
Gli scavi della futura linea blu lasceranno spazio a prati, nuove alberature, aree gioco, spazi fitness e percorsi ciclabili. Uno scenario che dovrebbe soddisfare tutti, compresi i residenti della zona. Non è però così per tutti. Sono diversi i cittadini che contestano le scelte progettuali effettuate per la risistemazione superficiale del parterre. Innanzitutto, sul fronte dell’ascolto del territorio, secondo alcuni abitanti del quartiere assolutamente pari a zero.
Ma al centro delle contestazioni, ci sono anche scelte funzionali ed estetiche. Si va da chi chiede maggior verde a un diverso dislocamento del percorso ciclabile, fino a chi si chiede come mai, davanti al proprio portone di casa, sia sorto il gabbione di un ascensore o una rampa di accesso.
Certo, chi abita in zona sa perfettamente che la nascita della M4 permetterà di far volare i valori delle case del quartiere. Ma questo non sembra sufficiente a far rientrare le proteste. Peccato, però, che i cantieri siano agli sgoccioli e gran parte delle opere ormai in essere non possano essere modificate. Ma Palazzo Marino assicura che sarà fatto il possibile per venire incontro alle esigenze del quartiere, senza però stravolgere lavori che ormai hanno accumulato sufficiente ritardo.
La strada dunque è segnata, anche perché i lavori hanno una data di scadenza. Il prossimo autunno, sotto viale Argonne e piazzale Susa, i treni della M4 cominceranno a sfrecciare tra il Centro e l’aeroporto di Linate. Che piaccia, oppure no.