La pandemia ha evidenziato come la figura dell’infermiere sia diventata una professione sempre più delicata e complessa che diventerà ancora più indispensabile nella gestione della sanità territoriale così come previsto dal Pnrr, ma dall’altro lato la professione è sempre meno attrattiva per i giovani, salari troppo bassi, proseguimenti di carriera inesistenti e nessun riconoscimento professionale: è così che in occasione della giornata mondiale dell’infermiere che si celebra ogni 12 maggio, a Milano a Palazzo Pirelli si è tenuto il convegno a cui hanno partecipato diversi medici e infermieri per parlare di come si debba investire nelle cure infermieristiche e quali sarebbero i vantaggi.
Ad oggi, infatti, non c’è alcun riconoscimento dell’autonomia della professione e nessun incentivo per i giovani nella scelta della carriera, da qui nasce la necessità di qualificare meglio il lavoro e creare condizioni professionali migliori e più gratificanti per una figura di cui oggi c’è carenza e al tempo stesso grande necessità.