Che la quarantena avesse radicalmente modificato le abitudini di spesa degli italiani, era sotto gli occhi di tutti, basta guardare tutti i giorni le file fuori dai supermercati o i carrelli stracolmi di rifornimenti per paura di rimanere senza scorte.
Ma ora uno studio, dell’osservatorio Stocard, l’app che consente di digitalizzare le carte fedeltà di tutti i supermercati e di raccoglierle nello smartphone (45 milioni di utenti nel mondo), ne ha dato la conferma, fotografando le nuove abitudini degli italiani negli acquisti.
Niente più picchi di spesa nel weekend o alla sera dopo il lavoro, i giorni per lo shopping di alimentari sono diventati il lunedì e il martedì, con presenza ridotte al sabato e quasi dimezzate la domenica.
L’indagine ha fotografato le spese dei cittadini nei super e ipermercati, tra il 9 e il 22 marzo, confrontandole con la settimana del 10-16 febbraio
Dallo studio, fatto sulla settimana pre Coronavirus e nelle due di quarantena, emerge che durante la quarantena si va a fare principalmente la spesa da lunedì a sabato, dalle 9.00 alle 19.00.
Il lunedì il 21% in più , martedì +22%, mercoledì +13, giovedì +6% e venerdì +3%.
In particolare tra le 9 e le 10 di mattina e dal pranzo al primo pomeriggio, tra le 13 e le 15, si registrano due picchi di spesa che il mese scorso non c’erano.
Tra le 17 e le 18 si verifica il momento di maggior afflusso ai supermercati, seppur in termini molto meno significativi rispetto a febbraio.
Nel weekend, al contrario scendono i numeri: il sabato si registra il 14% in meno e la domenica una flessione del 48%. con la curva degli acquisti riporta invece tendenze simili ai giorni feriali, anche se meno evidenti, con un deciso appiattimento alla domenica pomeriggio, complici anche le chiusure di molti supermercati in diverse Regioni d’Italia.
L’afflusso nei supermercati rimane comunque sempre molto alto, nonostante misure restrittive e divieti, perché la grande distribuzione organizzata, coinvolta anche lei in pieno da questa calamità, non è ancora riuscita a far funzionare a regime i servizi di spesa online, fin da subito presi d’assalto, costringendo ancora tanti cittadini a doversi mettere in fila per andare a fare la spesa.