E’ una fotografia preoccupante quella che restituisce l’attività dei Carabinieri del Comando per la tutela della salute, che d’intesa con il Ministero della Salute, hanno fatto scattare nelle scorse ore dei controlli sulle mense scolastiche in tutta Italia, dagli asili nido fino alle scuole superiori. Su oltre 1000 aziende fornitrici del servizio controllate 341 hanno evidenziato irregolarità, cioè il 31%, con 482 violazioni penali e amministrative e con multe per 240 mila euro. Nove aree cucina sono state sospese o sequestrate e 22 gestori denunciati per reati che vanno dalla frode e inadempienze in pubbliche forniture, alla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
In provincia di Pavia i militari del Nas di Cremona hanno riscontrato gravi carenze strutturali all’interno della cucina di una scuola primaria: infiltrazioni d’acqua, muffa e pannelli del soffitto divelti, oltre alla mancata applicazione delle procedure di autocontrollo. Ai gestori del centro di cottura sono state comminate sanzioni amministrative per 3 mila euro e sono stati disposti interventi di ripristino dei locali.
A livello nazionale la maggioranza delle infrazioni, circa l’85%, ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali utilizzati per preparare i pasti, ma anche la mancata attuazione dell’autocontrollo, della tracciabilità e della presenza di allergeni, elementi fondamentali -sottolineano i Nas- per prevenire episodi di intossicazione e reazioni allergiche, ancor più significativi nelle fasce sensibili della popolazione scolastica.