Il caro energia colpisce anche gli ospedali pubblici della Lombardia, nel 2022 l’aumento è stato infatti del 55 per cento, ovvero sono stati spesi per elettricità e riscaldamento 186 milioni in più rispetto al 2021. E non se la passano meglio gli ospedali privati il cui costo degli aumenti arriva fino a 200 milioni.
A fotografare la situazione del caro bollette dei nosocomi lombardi è Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che ha calcolato i rincari in tutti gli ospedali del territorio evidenziando come la spesa più alta sia proprio quella dell’elettricità, il cui costo è aumentato dl 40 per cento in più in un solo anno. Però se per la luce si spende di più, ciò che è aumentato con più velocità è il costo del riscaldamento che in 12 mesi è salito del 70 per cento.
Il problema degli ospedali, considerati dunque tra i luoghi più energivori, è che nei reparti le condizioni devono essere sempre stabili: i macchinari come tac e risonanza non possono essere spenti, la temperatura deve rimanere costante, nelle sale operatorie ci deve essere sempre un ricambio d’aria. Tutte condizioni che non permettono azioni importanti di risparmio energetico.
In Lombardia ad avere la bolletta più salata è l’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano che ha speso il 129 per cento in più rispetto al 2021, anche il Policlinico di Milano ha subito degli aumenti con una crescita dei costi del 68 per cento in più, mentre l’unico a mantenere invariati i costi nel capoluogo lombardo nel 2022 è stato l’ospedale Fatebenefratelli Sacco.