Afa, siccità e balck out, la città di Milano è messa a dura prova dall’ondata di caldo che sta interessando la pianura padana, con temperatura che negli ultimi giorni nel capoluogo lombardo sono state sempre superiori ai 30 gradi, raggiungendo anche picchi di 36 gradi.
E l’uso massiccio dei condizionatori, non fa che peggiorare le cose, diversi infatti sono i black out che si verificano quotidianamente in tutta la città, come quello che nella giornata di giovedì 16 giugno ha persino impedito ai turisti di salire sulle terrazze del duomo. Per mezz’ora infatti nel tardo pomeriggio, tra corso Vittorio Emanuele e la piazza della cattedrale, è andata via luce, lasciando al buio diversi negozi e appunto lasciando i fuori i turisti che volevano salire sul duomo.
Anche l’allarme siccità in tutta la Lombardia, non lascia indifferente la città di Milano che per arrivare preparata ad affrontare l’ondata di temperature record ha già iniziato ad attuare un risparmio dell’acqua. Alcune fontane di Milano sono, infatti, state spente e si sta cercando di identificare determinate aree dove, nel prossimo periodo, si potrà diradare l’irrigazione dei prati.
A dare nota dell’intenzione di Palazzo Marino è l’assessore comunale all’AMbiente e al Verde Elena Grandi che ha anche sottolineato come a breve partirà dal Comune una campagna di sensibilizzazione più puntuale sul risparmio dell’acqua rivolta ai consumatori.
Per quanto riguarda invece l’irrigazione di alcune grandi aree verdi – i giardini Indro Montanelli, i giardini della Villa Reale, la zona del Castello Sforzesco e il parco Sempione – l’assessore ha poi precisato che già da tempo sono stati predisposto dei pozzi per utilizzare l’acqua della falda e non prelevare quella dell’acquedotto.