Nella giornata di domenica 3 luglio, in zona Porta Garibaldi a Milano, il giocatore del Milan Tiémoué Bakayoko è stato fermato dalla polizia. Il video che ritrae la scena ha iniziato a circolare sui social solo nella giornata di lunedì 18 luglio.
Il giocatore è stato fermato ad un posto di blocco. Un agente lo fa scendere dall’auto di grossa cilindrata e lo perquisisce. Una collega, pistola in mano (come previsto dai regolamenti nel caso si sospetti di avere a che fare con persone che potrebbero essere armate), tiene sotto mira l’altro rimasto nell’auto, mentre il terzo agente verifica l’identità di quell’uomo fermato perché corrispondente alla descrizione di una persona ricercata per una sparatoria avvenuta solo qualche ora prima in corso Como. Segui tutti gli aggiornamenti delle notizie ultima ora per Milano e dintorni della nostra redazione giornalistica.
Gli agenti, che lo avevano scambiato per qualcun altro, si sono poi resi conto dell’errore. Una volta riconosciuta la vera identità del francese, le scuse sono arrivate subito, con tanto di pacca sulla spalla. Troppo tardi, però. I passanti che hanno assistito alla scena non hanno perso tempo, prima registrando tutto con i cellulari e, dopo, postando i video in rete.
Sui social c’è chi grida già allo scandalo, affermando che si tratti di razzismo. “Da denuncia” scrivono alcuni utenti, oppure – “Siamo nel 2022 e ancora succedono queste cose. Da via Fatebenefratelli hanno fatto sapere che tutto si è svolto secondo le regole e che la macchina del calciatore, una Bmw X6, era stata fermata perché lui e l’amico corrispondevano alle descrizioni dei presunti partecipanti alla rissa avvenuta poco prima.
La Questura di Milano ha poi risposto alle accuse di razzismo: “Sono commenti fuori luogo”.