Area B, con i suoi divieti e le sue norme, è stata divisiva fin da quando le sue telecamere si sono accese per la prima volta, nel febbraio 2019. E anche a 4 anni di distanza, continua a far discutere, dividendo le fazioni tra chi ne sminuisce l’utilità perché troppo permissiva in termini di deroghe e chi invece sostiene che sia eccessivamente restrittiva, limitando il diritto allo spostamento dei cittadini.
E quando dai corridoi di Palazzo Marino fuoriescono indiscrezioni non autorizzate sui numeri degli accessi, la polemica riprende vigore. È il caso degli ultimi giorni, in cui dagli uffici Comunali della Mobilità è emerso che nell’ultima settimana di marzo in Area B sono entrate in media 68 mila auto in più rispetto allo stesso periodo del mese precedente. In totale, in ognuno dei giorni di questo marzo milanese sono entrate in città più di 850 mila macchine, spesso quasi 900 mila.
Numeri che sono come benzina sulle polemiche. Su un fronte e sull’altro. Da un lato, i Verdi, che da anni si battono per le troppe deroghe concesse.
Sulla barricata opposta, il centrodestra che guida la Regione. Qui, inoltre, ci si chiede come mai si debba fare affidamento su dati che escono di straforo dal Comune e perché non sia invece l’amministrazione a rilasciare le statistiche ufficiali sulla Ztl.