Area B e le sue contestazioni arrivano ai massimi livelli politici. A parlarne è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, storico esponente del Carroccio milanese, che ha spiegato di augurarsi che il Governo prenda subito una posizione riguardo a delle decisioni, definite ideologiche, che a suo parere sono un danno per la nostra società.
Secondo Morelli, Area B è una misura che deve essere raddrizzata dal momento che colpisce le fasce meno abbienti. Il riferimento è agli ultimi divieti introdotti dal Comune di Milano, che hanno vietato dal 1° ottobre la circolazione in città ai diesel euro 4 e 5, oltre che ai benzina euro 2.
“Stiamo parlando di auto seminuove – afferma Morelli – che sono state vendute fino al 2015, 2016 ed è impossibile, a causa della contingenza economica, che le famiglie e le aziende possano cambiarle ora” conclude il leghista.
A strettissimo giro, arriva la replica dell’assessora comunale alla Mobilità, Arianna Censi, che sottolinea come un eventuale intervento del Governo “sarebbe un’ingerenza del tutto ingiustificata, dal momento che Area B è una scelta amministrativa che riguarda un tema di carattere ambientale sulla qualità dell’aria. Semmai – ha aggiunto Censi – il Governo può aiutare la città a implementare il Tpl” a partire dal “miglioramento della connessione tra il trasporto regionale e quello della città”.
Nonostante i nuovi divieti del Comune siano ormai in vigore da quasi due mesi, dunque, la partita di Area B è tutt’altro che conclusa.