Non si placano le polemiche intorno ad area B, dopo la decisione di Palazzo Marino di andare avanti con i nuovi divieti nonostante la difficile congiuntura economica. Il Comune ha infatti stabilito che, a partire dal 1° ottobre, il divieto di accesso alla ztl che circonda l’intera città sarà esteso anche ai diesel euro 4 e 5. Una misura che ha fatto saltare sui banchi tutta l’opposizione di centrodestra. Ma non solo.
L’ultimo affondo è infatti arrivato da Assimpredil Ance, l’associazione dei costruttori edili, la cui presidente, Regina De Albertis, non è andata tanto per il sottile. «I nuovi divieti – ha sottolineato – rischiano di essere un ostacolo, perché abbiamo tantissimi cantieri con un parco auto non ancora aggiornato. Tutto questo – ha aggiunto – rischia di veramente creare un blocco».
Parole che il sindaco Giuseppe Sala ha cercato di smorzare, ricordando che l’annuncio dei nuovi divieti risale a tanto tempo fa. Secondo il primo cittadino, infatti, il Comune deve compendiare le esigenze del lavoro con i tanti tantissimi che vogliono vedere azioni per migliorare la qualità dell’aria.
Parole che ovviamente non hanno convinto il centrodestra. E, in particolare, gli esponenti di Regione Lombardia, che da mesi ha messo in campo Move-In, la cosiddetta scatola nera per il conteggio dei chilometri che permette di calcolare l’impatto ambientale di un veicolo legandolo alla distanza effettivamente percorsa.
Il governatore Attilio Fontana, non solo ha rivendicato l’azione della sua giunta in un momento di difficoltà economica dei cittadini e delle imprese, ma si è anche rivolto direttamente al sindaco Sala, commentando la sua decisione di non voler fare passi indietro.