Sono 266 quest’anno le candidature per gli Ambrogini d’Oro, le civiche benemerenze del Comune di Milano che verranno consegnate, come tradizione vuole, il prossimo 7 decembre, giorno di Sant’Ambrogio, dal sindaco Giuseppe Sala e dalla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi.
Le 266 possibilità saranno vagliate da un’apposita commissione, che si riunirà il prossimo 15 novembre per decidere chi davvero riceverà una delle 15 medaglie d’oro o uno dei 20 attestati di civica benemerenza. A questi 35 riconoscimenti, si aggiungeranno poi le medaglie d’oro alla memoria, dedicate a chi è scomparso in questo ultimo anno.
Ma, come ogni anno accade, con le candidature arrivano anche le polemiche. Perché spesso e volentieri i nomi proposti sono divisivi o ritenuti poco adatti a ricevere un Ambrogino. Qualche naso si è storto, per fare esempio, davanti alla candidatura del conduttore del Grande Fratello Vip e direttore di “Chi’’ Alfonso Signorini, avanzata dal consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi.
Ci sono poi i derby calcistici. Così, se da un lato è arrivata la candidatura dell’ex difensore dell’Inter, Marco Materazzi, proposto ancora da Comazzi, sull’altra barricata arrivano le nomination per la leggenda rossonera Franco Baresi, lanciata dal capogruppo del PD Filippo Barberis, e per il danese Simon Kjaer, supportato da Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia. Sempre in ambito sportivo, la candidatura di Filippo Tortu, oro olimpico nella staffetta 4×100 a Tokyo.
Si va poi dall’attore Renato Pozzetto al filosofo Stefano Zecchi, da Nicole Berlusconi, nipote di Silvio Berlusconi, al presidente di Bookcity Piergaetano Marchetti, passando per la biologa della Statale, Valentina Massa, tra le inventrici del tampone salivare utilizzato per tracciare i casi di Covid nelle scuole lombarde.
Tra le medaglie alla memoria, compare il nome della blogger Fraintesa, al secolo Francesca Barbieri, morta a 38 anni per un tumore al seno, che raccontò con coraggio la sua battaglia.
Ci sono poi i giornalisti Paolo Del Debbio e Aldo Cazzullo, quest’ultimo proposto da Vittorio Feltri, ma anche associazioni come la Fondazione Memoriale della Shoah, il Progetto Arca e la pizzeria-onlus Pizzaut, in cui trovano lavoro giovani affetti da autismo.
Per conoscere i nomi dei vincitori, non resta che aspettare il 15 di novembre.