Il traguardo del milione di download per l’applicazione “AllertaLOM”, che include il questionario relativo al progetto ‘CercaCovid’, è stato raggiunto. Infatti l’app progettata da Regione Lombardia per il contrasto al coronavirus è stata scaricata da 1 milione di persone.
L’app viene utilizzata per raccogliere informazioni sul grado di contagio della popolazione da inizio aprile. Una volta scaricata, l’app propone un questionario su caratteristiche (età, condizione medica, ecc.), abitudini durante il lockdown (tragitto per andare in ufficio o smart working?), eventuali sintomi (perdita di gusto e/o olfatto, ecc.) da compilare e aggiornare quotidianamente.
Intervento Sala
Anche il governo si attrezza con un’app : “Immuni” che dovrebbe tracciare gli italiani per arginare la diffusione del virus. Questa applicazione però mette in allarme la maggioranza dei partiti e il governo adesso deve faticare per rassicurare tutti. Lo strumento è potenzialmente molto utile, ma il rischio di “danni collaterali” è forte, perché di mezzo c’è la privacy delle persone.
La vicenda è delicata e non a caso persino il garante europeo per la privacy, in una raccomandazione – diretta non all’Italia in particolare, ma a tutti i Paesi Ue – avverte: «Legittimità, trasparenza e proporzionalità dovrebbero accompagnare qualsiasi misura intesa a combattere la pandemia Covid19». Insomma, bisogna bilanciare le esigenze sanitarie con i diritti individuali. Una delle idee circolate è quella di limitare la libertà di movimento per chi non accetterà di installare l’app sul proprio telefonino, un modo per far sì che almeno il 60% degli italiani usino l’app. Solo con una adesione massiccia, infatti, l’applicazione sarebbe davvero efficace nel contrasto del contagio.