Il post su Facebook, cancellato poche ore dopo, del presidente della commissione sicurezza del Comune di Milano, Michele Albiani, riaccende la luce dei riflettori sulla colluttazione avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, che vediamo nelle immagini, tra un’agente della polizia locale e un gruppo di ragazzi che ha aggredito il vigile in borghese, il quale, mentre i ragazzi cercavano di rubargli la pistola, ha sparato un colpo in aria, per poi farne partire un altro per sbaglio durante l’aggressione.
Nel commento pubblicato sul web Albiani chiedeva le dimissioni immediate del ghisa, “Le immagini dell’agente della locale che spara un colpo in aria per dei ragazzi che gli tolgono il cappellino e che lo bullizzano- si legge nel post – lascia pochi dubbi sul fatto che l’agente in questione vada licenziato in tronco. Per Albiani, “che si utilizzi l’arma di servizio per una situazione del genere è inammissibile”.
Il post, però, pubblicato intorno all’ora di pranzo nel pomeriggio viene cancellato e a dare spiegazioni è lo stesso Albiani, che si scusa dicendo di aver scritto il messaggio a caldo. Un dietrofront che non passa inosservato, e che riaccende la polemica che da mesi sta portando avanti il sindacato Uil Fpl Lombardia, sulla sicurezza degli agenti della polizia locale di Milano e di tutta la Regione.
“Avevamo già denunciato nei mesi scorsi che quotidianamente la Polizia Locale incorre in continui insulti, minacce ed aggressioni, solo perchè il personale cerca di svolgere il proprio lavoro – si legge nel comunicato diramato in giornata.
Il problema secondo il sindacato è che non si dà alla polizia locale la stessa tutela prevista per le altre forze di polizia e allo stesso tempo non si pensa ad aumentare strumenti e formazione per gli agenti.
Per Uil Fpl Lombardia è quindi ora più che mai necessario convocare un tavolo urgente in Prefettura e in regione per monitorare la situazione ed attivare i necessari correttivi per affrontare l’ escalation di violenza non è più sporadica o occasionale, che espone tutta la Polizia Locale a diventare “carne da macello”.