Nella sostanza anche i docenti del liceo Bramante appoggiano lo sciopero degli studenti. Escludendo il concetto di scuola che cade a pezzi sostengono però che lo sciopero di venerdì e le firme raccolte e portate in Città metropolitana sono più che motivate.
“E’ innegabile la presenza di notevoli problemi strutturali, alcuni di lunga data, come ad esempio le infiltrazioni di acqua piovana in vari luoghi dell’Istituto, in particolare in palestra. A queste se ne aggiungono altre emerse recentemente, come il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento dopo l’installazione delle termovalvole. La situazione dei termosifoni è, oggettivamente, insostenibile: il rumore persistente riscontrato a partire dall’accensione degli impianti crea delle condizioni al limite dell’accettabile, sia per i lavoratori, sia per gli studenti; anche gli altri problemi strutturali, comunque, condizionano notevolmente lo svolgimento regolare della didattica”.
“Non spetta a noi valutare da un punto di vista tecnico l’operato di Città Metropolitana e non vogliamo suscitare una sterile polemica, né strumentalizzazioni politiche; tuttavia abbiamo l’evidente percezione di una sottovalutazione e una scarsa consapevolezza delle condizioni che si sono venute a creare negli ultimi anni: è evidente, per esempio, che gli interventi sulle strutture, sia quelli di manutenzione, sia quelli di riparazione o ristrutturazione, non avvengono né nei tempi, né nei modi consoni a garantire la regolare attività di un istituto scolastico, né ottengono effetti davvero risolutivi”.