Il Tar della Lombardia mette a parola fine sulla vicenda che ha opposto per lungo tempo i comuni di Casorezzo e Busto Garolfo a Città Metropolitana di MIlano e Solter. Doccia gelata per le Amministrazioni comunali di Busto Garolfo e Casorezzo, ieri il Tar della Lombardia ha rigettato il ricorso presentato dal Parco del Roccolo e dai due comuni interessati dal progetto Solter che prevede una discarica di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da siti contaminati. L’ultimo tentativo messo in atto per bloccare la riqualificazione dell’area denominata AteG11 un tempo utilizzata per l’estrazione di inerti destinati all’edilizia attraverso il conferimento di rifiuti speciali, è naufragato nel giro di pochi giorni. Risale infatti al 14 febbraio la convocazione dell’udienza per la discussione del ricorso presentato dai comuni, poi nelle ultime ore il giudice amministrativo regionale ha reso nota la sentenza. Rimangono quindi operanti il decreto dirigenziale di Città Metropolitana promulgato il 5 luglio scorso e l’autorizzazione integrata ambientale che di fatto spianano la strada alla Solter srl per concludere i lavori di preparazione dell’area di circa 60 mila metri quadrati ed iniziare il conferimento dei rifiuti. Dopo ventitré anni di una guerra combattuta a suon di carte bollate tra Solter e Amministrazioni comunali con il supporto dei comitati antidiscarica, la sentenza di ieri chiude definitivamente ogni possibilità di ulteriori ricorsi.
Casorezzo, il Tar ha messo la parola fine sulla vicenda della discarica nel Roccolo
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