Corbetta aveva fatto da precursore. Poche ore dopo e quasi tutti i comuni della provincia di Milano si sono allineati all’idea e all’esigenza di pubblicare ordinanze per mantenere i riscaldamenti spenti anche per questa settimana e quindi fino alla fine del mese di ottobre.
Nel Sud Milano è partita Trezzano sul Naviglio, seguita in giornata anche dalle ordinanze degli altri comuni del Sud Ovest Milanese: Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Cusago e Rozzano. Anche perché pressoché ovunque in Lombardia l’accensione degli impianti di riscaldamento sarà consentita a partire da sabato 29 ottobre, non prima.
Anche Magenta ha emanato lo stesso tipo di provvedimento, così come Abbiategrasso e Bareggio.
Le ordinanze sono il frutto di un accordo sottoscritto tra i sindaci e Città metropolitana. Vale per gli edifici pubblici e privati con alcune eccezioni. Escluse dal provvedimento le case di cura, le scuole dell’infanzia e gli asili nido, le piscine/saune e edifici adibiti ad attività industriali e artigianali con esigenze tecnologiche o di produzione che richiedano l’accensione degli impianti.
“In questi giorni – ha spiegato infatti Bottero, che a Trezzano è stato il primo a firmare l’ordinanza a cui è seguita l’ondata delle ultime – le temperature sono ben al di sopra della media stagionale, si registra un aumento dei valori del pm10 e abbiamo la necessità di ridurre i consumi: per questo, insieme agli altri sindaci della Città metropolitana, abbiamo condiviso la decisione di posticipare alla fine del mese l’avvio degli impianti di riscaldamento. Fa caldo e non abbiamo bisogno di accendere le caldaie, importanti fonti di emissione di inquinanti atmosferici: senza sacrifici, potremo così contribuire alla tutela ambientale e anche al contenimento dei consumi”.