E’ arrivata anche la condanna definitiva della Corte di Cassazione per il magentino che era finito a processo per violenza sessuale aggravata dal fatto di essere stata commessa su una minorenne.
Il 45enne si era visto ridurre la pena di due anni in Appello lo scorso mese di marzo passando da 12 a 10 anni, cosa che i giudici della legittimità hanno confermato. Ovvia la soddisfazione dell’avvocato di parte civile che tutela gli interessi della vittima. Ragazza, quest’ultima, oggi 22enne che denunciò di avere subito gli abusi da quando aveva 10 anni fino ai 15. Ad agire fu un parente che aveva la possibilità di incontrare la bambina. Soprattutto nel week end presso la sua abitazione di Magenta.
Le violenze sono state numerose e tutte in luoghi diversi, perfino in automobile. Le indagini hanno portato al sequestro dei pc, smartphone e tablet che potevano contenere materiale importante per ricostruire la verità. Dopo una prima sentenza di condanna che l’avvocato Grittini ha aspramente contestato è arrivata anche quella in appello e la definitiva dalla Corte di Cassazione.
L’avvocato Federica Liparoti, che ha tutelato gli interessi della vittima parte civile, ha sempre elogiato il gran coraggio della giovane che ha affrontato un trauma indicibile riuscendo a ricostruirsi una vita. Ora siamo arrivati davvero alla parola fine e per il 45enne di Magenta si potrebbero aprire le porte del carcere. Occorre, infatti, usare il condizionale, perché il suo legale, l’avvocato Roberto Grittini, ammonisce: “Stiamo lavorando per evitarlo”. Occorrerà capire se le condizioni di salute del condannato siano compatibili con un regime carcerario. Verrà disposta una perizia medica che dovrà appurare le condizioni di salute in cui versa il magentino