È iniziata la stagione degli sconti nei negozi, nei centri cittadini e nei numerosi outlet e centri commerciali della regione Lombardia. Secondo le stime dell’ufficio studi della Confcommercio, i saldi del 2020 riguarderanno oltre 15 milioni di famiglie, muovendo in totale 5,1 miliardi di euro, con una spesa media a nucleo pari a 324 euro, ossia 140 euro pro capite. Nello specifico, Federmoda Milano, che fa parte di Confcommercio, stima un giro d’affari in città di 430 milioni di euro, 166 euro spesi a persona, circa 360 euro a famiglia con una media di sconto del 40 per cento sui prezzi di cartellino.
Insomma, dopo il black friday, è caccia alle occasioni speciali: se ci sono boutique che decidono di non fare sconti o di farne di minimi, nelle grandi catene si può arrivare e superare il 70 per cento in meno sul prezzo di partenza dell’oggetto adocchiato, magari, mesi fa.
Dopo i primi giorni di saldi gli acquisti procedono ma a rilento, non come in passato, quando c’era un via vai di turisti russi e giapponesi (che ancora resistono ma in misura minore) con le mani occupate da decine di sacchetti. E soprattutto non ci sono più le solite code, che già negli ultimi anni erano sempre più corte. In via Montenapoleone all’esterno di Gucci, Dior, Etro, Celine, Salvatore Ferragamo, Fendi, Louis Vuitton e Armani non c’è più alcun cordone per tenere la coda in ordine. Non servirebbe, almeno al momento. E, lo stesso scenario si presenta in Galleria Vittorio Emanuele, dove i clienti ci sono nelle diverse boutique, ma la ressa no.
Partenza con sprint invece per ‘Scalo Milano Outlet & More’, a Locate Triulzi (a 15 minuti dal centro cittadino), che con i suoi 150 negozi, registra una avvio saldi positivo rispetto all’anno passato: i primi dati registrati proiettano un’affluenza in aumento del 30% rispetto al 2019.