C’è anche Raffaella Carrà, venuta a Vigevano per uno spettacolo con Macario, fra i nomi citati dai tanti manifesti storici in mostra al teatro Cagnoni. Una selezione, compiuta dall’Associazione Amici del Teatro con la collaborazione di varie realtà cittadine, per raccontarne la storia dal 1892 al 2020, quando il Covid ha costretto all’interruzione. Non l’unica, in realtà, per un teatro che andò in crisi negli anni Settanta, per poi rialzarsi e chiudere una decina d’anni dopo, ormai completamente fuori dalle norme di sicurezza che stavano velocemente cambiando.
Poi il restauro e la riapertura a metà degli anni Novanta, quando, nel frattempo, era l’arte teatrale a essere cambiata. Ecco quindi che, forse, gli unici elementi davvero sempre presenti, oltre a balletto, musica sinfonica e operetta, sono stati i vigevanesissimi Martelloni, a cui è dedicata una apposita sezione ospitante le locandine dei più pungenti spettacoli di satira.
La mostra, dal titolo “Signori, si va in scena”, rimarrà aperta fino al 18 luglio, a ingresso libero, il venerdì, sabato e domenica.