Le denunce di aggressioni domestiche o sessuali durante il lockdown si erano come congelate: 33 episodi di violenze sessuali (contro i 75 dello stesso periodo del 2019) e 44 domestici (contro 78). Nella Fase 2, in poco più di due mesi gli episodi contati fino all’altro ieri salgono a 92 più 115 tra le mura di casa. Significa che le donne se picchiate o violentate non venivano in pronto soccorso per paura del Covid. Non chiamavano l’ambulanza. Tutto represso, perché il mondo era in chiuso in se stesso.
I casi triplicano nelle settimane successive. Spesso sono situazioni che riguardano uomini che già maltrattavano le loro partner. Il lockdown ha accentuato questa situazione. I numeri sono solo apparentemente diminuiti nel periodo di quarantena.
Lo stupro di mercoledì al Monte Stella ha riacceso la luce sul fenomeno. La violenza di strada fa paura e crea allarme sociale. Anche se statistiche alla mano resta la componente con incidenza minore della casistica.