Tragica svolta nel giallo della scomparsa di Giacomo Sartori, il 29enne tecnico informatico, del quale non si avevano più notizie dalla notte di venerdì scorso, quando in un bar di Milano gli era stato rubato lo zaino con il portafoglio, i documenti e il pc di lavoro.
Il ragazzo è stato trovato morto. Era impiccato a un albero. L’agghiacciante scoperta venerdì mattina nella zona di Casorate Primo, a pochissima distanza dal luogo in cui era parcheggiata l’auto, in una zona in cui nei giorni scorsi si erano già svolte le ricerche dei soccorritori.
Non si esclude il suicidio, ma sono aperte anche altre ipotesi, come quella che Giacomo, durante la notte di venerdì scorso, stesse cercando i ladri del suo computer.
A fare la scoperta è stata la vicecoordinatrice della Protezione civile di Bereguardo, che venerdì mattina è arrivata alla cascina e ha cominciato da lì a perlustrare la zona. A un certo punto ha alzato gli occhi e ha visto il corpo di Giacomo appeso con una catenella e una corda, piuttosto in alto, ad una grande quercia, dai rami molto fitti. I proprietari dell’agriturismo Cascina Caiella e del terreno circostante hanno riferito di essere stati più volte nel frutteto, durante la settimana, per svolgere i consueti lavori e di non essersi accorti di nulla.