Il Comune di Cologno Monzese, alle porte di Milano, ha deciso che mercoledì 2 agosto la città osserverà una giornata di lutto cittadino. Quella stessa sera, le sue strade si accenderanno della luce di centinaia e centinaia di fiaccole, in ricordo di Sofia Castelli, la 20enne uccisa nella sua casa di corso Roma alle prime luci dell’alba di sabato dall’ex fidanzato, il 23enne Zakaria Atqauoi, che ha poi confessato l’omicidio.
Davanti all’edificio di corso Roma, ancora nella mattinata di lunedì, si continuano ad aggiungere nuovi fiori, nuove scritte, nuovi peluche. Tutti per Sofia. Tanti arrivano, passano, osservano in silenzio e vanno via. Molti non la conoscevano neanche, ma l’accaduto è talmente sconcertante che tutta la città si è chiusa nel dolore. E chi la conosceva, invece, spesso non ha voglia di parlare.
Zakaria Atqaoui, che si trova al momento nel carcere di Monza, avrebbe atteso – stando alle ultime ricostruzioni – che Sofia rientrasse a casa dopo una serata in una discoteca, nascondendosi in un armadio. Avrebbe atteso che lei e l’amica che dormiva a casa sua si addormentassero, prima di prendere un coltello dalla cucina, andare nella camera dove dormiva l’ex fidanzata e colpirla alla gola nel sonno.
Una follia omicida nata da una gelosia altrettanto folle. Secondo quanto ricostruito sino ad ora, il ragazzo era certo di sorprenderla con un altro uomo. Ora davanti a sé ha un’accusa di omicidio volontario, con il rischio dell’aggravante della premeditazione, perché le chiavi per entrare in casa di Sofia le avrebbe rubate la sera prima dell’omicidio.