Il Comune di Milano ha dovuto interrompere le registrazioni all’anagrafe dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia.
La sospensione dei certificati arriva in seguito ad una circolare del Prefetto di Milano, Renato Saccone, inviata il 10 marzo scorso a tutti i sindaci della città metropolitana, tra cui anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che invece aveva ricominciato a registrare i certificati anagrafici dei figli di genitori dello stesso sesso a luglio per colmare il vuoto legislativo.
Dopo la comunicazione della prefettura, che fa riferimento ad una sentenza della corte di cassazioni a sezioni unite poi riprese in una circolare del ministero dell’interno del governo Meloni, Sala non ha potuto fare altro che sospendere le registrazioni. Confermando però che questa diventerà una sua battaglia politica contro il governo di centro destra.
Verranno così bloccate le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme, come garantito, invece, negli ultimi anni nel capoluogo lombardo.
Tra i consiglieri della maggioranza prevale dunque la frustrazione per lo stop alle registrazioni, un atto che lede la possibilità di tutti i bambini ad avere gli stessi diritti.
Tra questi c’è la consigliera del Pd e presidente della commissione pari opportunità Diana De marchi che si dice comunque orgogliosa di quanto fatto fino ad ora dal comune.
Opposta invece la posizione del centrodestra, ed emblematica è la nota del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Matteo Forte che dice che sala dando l’ok alle registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali, ‘ha piegato il diritto alle sue battaglie ideologiche’.
Anche il capogruppo della Lega Alessandro Verri entra nel dibattito: ‘Il governo ha fatto benissimo e i bambini non vedranno certo lesi i loro diritti.