Continuano le indagini in merito allo schianto dell’aereo avvenuto domenica 3 ottobre a San Donato, Milano, dove otto persone hanno perso la vita.
Il velivolo, tre minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Linate, ha cominciato iniziato a virare, secondo quanto riferito subito dopo l’impatto dai vigili del fuoco.
Questa informazione è stata confermata dalla Procura che ha riferito l’assenza di segnalazioni di eventuali emergenze, avarie o problemi al motore del mezzo.
Non sembra esserci stata nessuna evidenza di problematiche riferite dal pilota.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, ha aperto un’inchiesta e disposto l’invio di un investigatore sul luogo dell’incidente.
Acquisiti anche i filmati delle telecamere di sorveglianza vicino alla fermata della metropolitana, così come alcuni video realizzati da passanti e vicini al parcheggio su cui è avvenuto l’impatto.
Circa tre minuti dopo il decollo da Linate l’aereo avrebbe dovuto raggiungere una quota di 5mila piedi invece ha continuato in modo anomalo a virare verso destra.
La sala radar ha contattato immediatamente il Pilatus: Petrescu avrebbe risposto che stava effettuando una deviazione e ha chiesto un “vettore”, ovvero spazio e coordinate per rientrare all’aeroporto.
Nella giornata di lunedì 4 ottobre gli agenti della polizia scientifica della questura hanno recuperato gli ultimi resti delle otto persone decedute mentre nella giornata di martedì una ruspa dei vigili del fuoco ha effettuato un controllo della zona in cui è avvenuto l’impatto con il suolo.