Torna al centro della cronaca il caso di Omar Confalonieri, l’agente immobiliare arrestato lo scorso 5 novembre per aver violentato una donna dopo aver narcotizzato sia lei che il compagno. Nelle scorse ore, infatti, la Procura ha confermato che altre due nomi si aggiungono alla lunga lista delle vittime dell’immobiliarista.
Nella giornata di mercoledì, infatti, delle quattro donne ascoltate dal pm Alessia Menegazzo con i carabinieri del nucleo investigativo di Milano e di Corsico, per due di loro era la prima volta che si presentavano in Procura, facendo salire così a 7 il numero delle vittime cadute nella trappola di Confalonieri.
Le due nuove ragazze ascoltate dalla Procura, traumatizzate dalla lettura delle cronache degli ultimi giorni, ricollegando i ricordi confusi, hanno raccontato le loro storie dopo l’incontro con Confalonieri, tutti racconti coerenti con le ricostruzioni delle altre vittime: dall’approccio dell’agente immobiliare, dallo stordimento con una sostanza e infine la violenza senza potersi difendere.
Tutti elementi che potrebbero dimostrare la serialità dell’immobiliarista, e ricollegare l’episodio del 2 ottobre scorso per cui ora si trova in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali, ad una serie più lunga di abusi.
La dinamica dell’ultimo episodio, racchiude infatti, diversi elementi presenti in tutte le storie delle donne che finora lo hanno denunciato, tra cui la droga e lo stordimento.
Il due ottobre scorso le vittime sono una giovane coppia, lei di 38 anni e lui di 43, che si presentano ad un appuntamento con Confalonieri per discutere dell’acquisto di un box. L’incontro però è una trappola, l’agente immobiliare, infatti, li sequestrata in casa per 8 ore, con anche la figlia di 9 mesi, prima però gli offre due spritz in cui versa delle gocce di un farmaco a base di benzodiazepine e dove averli storditi abusa della donna.