«Sono stata violentata quando frequentavo la scuola primaria: di quell’uomo conosco solo il nickname su Facebook, vi prego aiutatemi». La mail è arrivata al Comando della polizia locale nel marzo scorso e ha fatto subito scattare un’indagine che nelle scorse settimane ha portato all’arresto del presunto autore di quegli abusi, un uomo di cui i genitori della bambina ora adolescente si fidavano a tal punto da avergli firmato una delega per andare a prendere la piccola all’uscita dalle elementari. Dopo aver letto quell’appello, gli agenti del Nucleo tutela donne e minori si sono subito messi all’opera, d’intesa con la Procura, per verificare la fondatezza delle accuse e per arrivare all’identificazione dell’aggressore.
La ragazzina, che oggi ha 14 anni ed è figlia di genitori stranieri, è stata sentita in audizione protetta, con l’ausilio di una psicologa: agli investigatori ha raccontato di quei tre episodi di abusi sessuali, due riusciti e uno tentato, risalenti al periodo in cui frequentava la quarta elementare (quando di anni ne aveva 10), riferendo poi di essersi già sfogata con alcune amiche e di avere intenzione di raccontare tutto anche al padre e alla madre. Inoltre, la minorenne ha spiegato che all’epoca l’aggressore frequentava abitualmente l’abitazione in cui lei vive con la famiglia (e per un periodo ci avrebbe anche vissuto).
Dopo aver raccolto le testimonianze delle adolescenti citate dalla vittima, i ghisa sono riusciti a risalire al profilo social del sospettato e quindi alla sua identità, anche perché una delle tre parole che componeva il nickname era proprio il cognome del violentatore; dalle analisi è emerso che l’uomo era anche nella lista di “amici“ della madre della ragazzina. Poco più di un mese fa, i vigili hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura: l’uomo è stato ammanettato e portato in cella.