Lo scorso 23 dicembre avrebbe aggredito, trascinato in un bosco e violentato sessualmente una donna di 40 anni a Locate Triulzi: in manette un 27enne nordafricano.
La donna, mentre stava praticando jogging da sola in una zona di campagna nel territorio di Locate, è stata aggredita alle spalle dall’uomo. Il 27enne le avrebbe tappato la bocca per impedirle di chiedere aiuto, poi l’avrebbe trascinata con forza nella vicina boscaglia e l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo.
Ad incastrare l’uomo è stata proprio la testimonianza della donna, che poco dopo la violenza era riuscita a scappare dal suo aguzzino e allertare le forze dell’ordine. Portata alla clinica Mangiagalli, specializzata nel trattare pazienti vittime di abusi sessuali, la 40enne ha fornito agli agenti una serie di dettagli fondamentali ai fini dell’indagine.
In primo luogo il posto in cui si sarebbe consumata la violenza: un pezzo di parco agricolo del sud Milano. Poi la descrizione dell’uomo: un 20enne di origini nordafricane alto circa 1.70, con capelli ricci corti sulla nuca e sulle tempie e più lunghi sulla testa. La vittima aveva anche parlato di un pile a collo alto bianco con cerniera e disegni blu indossato dal suo aggressore.
Così i carabinieri della compagnia di San Donato sono riusciti a trovare il luogo esatto dell’aggressione e proprio lì è stato trovato l’indizio che ha portato al fermo del 27enne: uno scontrino emesso quello stesso giorno in un supermercato proprio di Locate per l’acquisto di una confezione di pellicola.
Un indizio che messo a confronto con le immagini delle telecamere di video sorverglianza della zona ha trovato un riscontro.
Nelle immagini si vede infatti l’indiziato, che corrisponde per fisicità alla testimonianza della vittima, entrare nel supermercato, aggirarsi tra gli scaffali, prendere il prodotto che cercava, pagare e infine uscire dal negozio.
Raccolti tutti gli elementi, la procura di Lodi ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto che ha fatto scattare le manette per il 27enne.