L’hanno tenuta segregata per mesi e costretta a prostituirsi. La vittima è una 18enne transgender e di origine rumena. La ragazza era stata contattata da una coppia di connazionali in Italia per lavorare come massaggiatrice in due spa a Basilea e a Milano. Recatasi in Svizzera il 22 gennaio scorso, la 18enne è stata trattenuta da due albanesi che le hanno sequestrato il passaporto e costretta a prostituirsi.
Dopo qualche settimana, l’hanno consegnata alla coppia rumena che l’ha condotta in un motel di Milano in zona Greco-Turro e ‘pubblicizzata’ su siti per incontri.
La coppia aveva prenotato la stanza del motel dal 6 al 10 marzo. Un giorno uno degli aguzzini ha accompagnato la 18enne a comprare un cellulare con una sim abilitata solo a ricevere le chiamate degli appuntamenti. Così in un momento di distrazione, la vittima ne ha approfittato per inviare un messaggio alla madre in Romania.
Allertata dalle autorità rumene e da una segnalazione di movimenti sospetti da parte del portiere del motel, la Polizia ha controllato la stanza trovando la vittima, la coppia e un’altra transgender rumena di 31 anni.
Nella perquisizione sono stati trovati preservativi, giochi erotici e circa 3mila franchi svizzeri. La coppia, entrambi di 25 anni e con precedenti, è stata arrestata mentre la 31enne è indagata in stato di libertà. A tutti è contestato il reato di organizzazione e sfruttamento della prostituzione, mentre non sono stati convalidati quelli di riduzione in schiavitù e di sequestro di persona.