Capotreno e macchinista dell’ultimo treno della sera, in partenza da Mortara alle 22.33, costretti ad asserragliarsi dentro la motrice per difendersi da un individuo che, completamente ubriaco, li aveva aggrediti. È successo domenica sera in stazione. I due malcapitati sono stati salvati dall’arrivo dei carabinieri.
Era sera fatta quando i due dipendenti di Trenord si trovavano sul marciapiede in attesa di prendere servizio sull’ultimo convoglio della giornata per Milano. Lì c’era anche un 30enne, di origini rumene, residente in città, completamente ubriaco. Prima ha cominciato a inveire contro di loro, poi è passato ai fatti e ha preso a schiaffoni il capotreno e il macchinista. Le vittime hanno avuto la prontezza di riuscire a chiudersi a chiave nella cabina della motrice, mettendosi così in salvo. L’aggressore non si è dato per vinto, e ha preso a pugni e calci il portellone.
Nel frattempo sono arrivati i carabinieri, avvisati dai dipendenti Trenord rinchiusi a bordo del treno. L’arrivo delle divise, però, non ha per niente calmato il 30enne rumeno, che anzi ha tentato di prendere a calci i militari. Questi ultimi, per riportare la calma, hanno dovuto ricorrere allo spray al peperoncino. Nessuno è rimasto ferito e macchinista e capotreno sono potuti scendere dal treno, che nel frattempo aveva perso l’orario di partenza ed era stato sospeso. Lungo l’elenco delle accuse per l’aggressore, che è stato arrestato: dovrà rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, nonché di interruzione di pubblico servizio per aver fatto saltare il treno.
A Mortara è il terzo episodio violento nel giro di nemmeno due settimane: mercoledì 8 giugno si era verificato un accoltellamento, mentre venerdì 10 giugno due stranieri si erano affrontati ferendosi con cocci di bottiglia sotto ai portici del condominio Edra.