Tanta l’amarezza da parte degli attivisti, che fino all’ultimo ha cercato di impedire l’uccisione dei maiali ancora presenti nel rifugio “Progetto cuori liberi” di Sairano.
L’ordinanza di Ats, emanata per contenere la peste suina africana, prevede l’uccisione di tutti i maiali presenti in un allevamento, in cui si è registrato in precedenza un focolaio.
Come reso noto da Ats in una nota, la peste suina africana nel rifugio di Sairano aveva colpito già 40 maiali, di cui gran parte deceduti nei giorni scorsi.
La Rete dei santuari di animali liberi, che aveva coordinato la protesta per impedire l’abbattimento dei maiali, contesta però che il rifugio “Cuori liberi” è un santuario dove si salvano gli animali.
Quindi si tratta di animali da compagnia, non destinati direttamente alla produzione di alimenti.
L’amarezza è data dal fatto che il prossimo 5 ottobre si sarebbe dovuto discutere il ricorso al Tar, presentato per scongiurare l’abbattimento dei maiali. Ma prima è arrivato il blitz delle forze dell’ordine.