E’ scattato mercoledì mattina il sopralluogo dei Carabinieri dei Ris nella villetta di Trivolzio dove è stato trovato il cadavere di Fabio Friggi. Spetterà agli uomini reparto speciale investigazioni scientifiche cercare di fare luce su una vicenda che ad oggi presenta ancora diversi punti oscuri. I militari sono rimasti a lungo nella villetta di via delle Orchidee: gli esperti hanno cercato tracce di sangue, per stabilire la dinamica della morte.
La 25enne che era con lui in casa al momento del decesso ha spiegato che Friggi sarebbe caduto dalle scale battendo la testa, per poi rialzarsi e trascinarsi fino al cortile dove è stato trovato il corpo. Una versione che però non convince i Carabinieri, anche perchè nelle scorse ore sono emersi nuovi dettagli che potrebbero dare una svolta all’indagine.
Da un sommario esame del cadavere sarebbero state infatti trovate delle ecchimosi sul corpo del 44enne, non necessariamente compatibili con una caduta dalle scale. Bisognerà però attendere l’autopsia per capire se siano state causate da un’aggressione. Secondo indiscrezioni, inoltre, ci sarebbe stata almeno un’altra persona in casa, oltre alla 25enne, al momento dell’arrivo dei Carabinieri nella villetta.
Al momento vige il massimo riserbo sulle indagini, ma gli investigatori non escludono nessuna pista, neanche quella dell’omicidio. Le telecamere di videosorveglianza del Comune di Trivolzio hanno segnalato più volte il passaggio dell’auto di Friggi tra il pomeriggio di giovedì 17 agosto e la notte di venerdì 18. Il 44enne, prima di uscire di casa giovedì scorso, aveva detto ai familiari che la sera sarebbe rimasto fuori a cena con alcuni amici.