Chiesto il rinvio a giudizio per Barbara Pasetti unica imputata per l’omicidio di Luigi Criscuolo, 60 anni, conosciuto da molti nel Pavese come Gigi Bici. Pasetti. Oltre che del delitto, che ha confessato di aver commesso, nell’interrogatorio dello scorso 5 ottobre nel carcere di Vigevano, Pasetti è accusata anche dell’occultamento del cadavere dell’uomo, della detenzione illegale della pistola con cui gli ha sparato alla tempia uccidendolo e di 23 cartucce. A suo carico pesa anche l’accusa di tentata estorsione nei confronti delle figlie e della compagna di Criscuoloi.
Nella richiesta di rinvio a giudizio presentata mercoledì mattina dalla Procura di Pavia vengono descritte le circostanze con cui la 40enne fisioterapista ha commesso l’omicidio. Il delitto, la mattina di lunedì 8 novembre 2021 (giorno della scomparsa di Gigi Bici), era avvenuto nel cortile davanti alla villa dove abitava la donna, alla frazione Calignano di Cura Carpignano. Criscuolo sarebbe stato seduto dal lato guidatore della Volkswagen Polo, con il finestrino abbassato quando Pasetti gli sparò con una pistola clandestina calibro 7,65: un solo colpo alla tempia che provocò la morte immediata di Gigi Bici.
Poi la donna avrebbe nascosto il cadavere fuori dal cancello sul retro della casa, coprendolo con rami e foglie secche prese dal suo cortile. Un mese e mezzo dopo, il 20 dicembre 2021, fu la stessa Pasetti a chiamare la polizia “simulando l’occasionale ritrovamento del corpo ad opera del proprio figlio di otto anni” – scrive la Procura di Pavia. Ora si attende la conferma da parte del tribunale alla richiesta di rinvio a giudizio della Procura e l’avvio del processo per un omicidio che ha scosso profondamente l’opinione pubblica pavese e nazionale.