Caccia, pesca e ricerca dei tartufi, e qualche concessione in più per lo sport, sempre a livello individuale. Chi pratica queste attività potrà assaporare con qualche giorno di anticipo il ritorno a una pseudo-normalità con una significativa riduzione delle restrizioni, per esempio il venir meno del divieto di non uscire dal proprio Comune.
Lo ha decretato il presidente della Lombardia Attilio Fontana che, mercoledì, ha firmato un’ordinanza in vigore da giovedì che anticipa sostanzialmente il via libera previsto per domenica, quando la Regione dovrebbe passare in zona “gialla”. Sul fronte delle attività agricole e di caccia e pesca, l’ordinanza precisa che “è possibile l’attività di ricerca dei tartufi svolta in modo professionale, anche fuori dal proprio comune di residenza o di domicilio”.
“L’attività di pesca professionale è consentita in tutto il territorio della regione – aggiunge l’ordinanza – mentre chi pesca per diletto, da giovedì può muoversi liberamente ma solo nella propria provincia di residenza”.
L’ordinanza è stata accolta con favore da molti cacciatori che hanno approfittato del venir meno delle restrizioni per esercitare la propria attività preferita e arriva dopo che altre Regioni, come Sardegna e Toscana, avevano fatto sette simili. Ma è stata duramente condannata da almeno 8 associazioni ambientalista lombarde, tra cui il Wwf che hanno diffuso una nota in cui definiscono l’atto della Regione “illegittimo oltreché ingiusto”.