Barbara Pasetti aveva confessato l’omicidio di Luigi Criscuolo già il 5 ottobre scorso. E’ la clamorosa rivelazione che viene messa nero su bianco in un comunicato diffuso nelle scorse ore dalla Procura di Pavia. Nella nota, che certifica la chiusura delle indagini nei confronti della fisioterapista di Calignano, si spiega che il prolungamento delle indagini è stato necessario per cercare conferma su alcuni dettagli forniti dalla stessa Pasetti nel corso della sua confessione.
Tutte le dichiarazioni rese dall’indagata in data 5 ottobre 2022, si legge nel comunicato, hanno trovato pieno riscontro, sia nella parte riguardante le necessità personali che l’avevano spinta a rintracciare e contattare Luigi Criscuolo, sia nella parte relativa alle inattese richieste di denaro da costui successivamente formulate all’indirizzo della donna. Gli investigatori hanno effettuato degli accertamenti sul Dna presente su una corda trovata nel garage di Barbara Pasetti a Calignano, usata per spostare il corpo di Gigi Bici quando lui era già morto. La Polizia Scientifica ha poi trovato tracce di Criscuolo anche su una bicicletta e su un documento, entrambi riconducibili alla donna.
Nel comunicato si legge che questi “ultimi accertamenti, oltre a confermare che i fatti si sono integralmente svolti così come indicato nel capo di imputazione e a testimoniare la bontà del lavoro svolto dalla Polizia Giudiziaria” consentono di ritenere che l’aggravante della premeditazione precedentemente contestata in realtà non sussista. Barbara Pasetti avrebbe dunque agito d’impeto, con tutta probabilità, di fronte al rifiuto di Gigi Bici, al quale aveva chiesto di aggredire o minacciare il suo ex marito Gian Andrea Toffano. Nella nota si spiega che è stato lo stesso commerciante a consegnare alla donna la pistola usata il giorno del delitto.
La Procura aveva formalmente indagato la fisioterapista per omicidio nel giugno scorso, a sei mesi dal suo arresto, che era avvenuto nel gennaio del 2022. In un primo momento gli investigatori le avevano contestato solo il reato di tentata estorsione, per alcune lettere con richieste di denaro inviate ai familiari di Criscuolo. Dopo ulteriori accertamenti, sia nella villa di Calignano che sull’auto del commerciante pavese, era arrivata la prima svolta nelle indagini. Venerdì mattina la Procura ha messo la parola fine a una vicenda che è rimasta avvolta nel mistero per mesi: è stata Barbara Pasetti a uccidere Gigi Bici.