“Barbara Pasetti mi aveva contattato, per chiedermi di sistemare l’ex marito”. A dirlo, in un’intervista televisiva, è stato Ramon Christian Pisciotta, considerato il “supertestimone” del caso della morte di Luigi Criscuolo, per tutti Gigi Bici. “Sosteneva che il marito la picchiasse, mi aveva offerto 20.000 euro, poi 30.000 – ha raccontato, specificando che la donna – aveva fretta. Quando, nei giorni successivi, l’ho vista denunciare il ritrovamento del cadavere, ho pensato che lei mi volesse a casa sua per lasciare tracce, per incastrarmi”, conclude Ramon.
L’uomo avrebbe in seguito contattato gli inquirenti, spiegando di aver ricevuto una telefonata dalla stessa Pasetti in cui gli veniva chiesto di recapitare alla famiglia di Gigi Bici un messaggio in lingua slava in cui si chiedeva un riscatto da 390.000 euro per riavere il corpo del commerciante scomparso. Ramon ha riferito di aver consegnato il messaggio, sostanzialmente lo stesso contenuto nelle lettere ritrovate in varie zone della città, direttamente agli inquirenti.
L’episodio raccontato dal testimone risulterebbe concorde con il quadro tracciato dal gip nell’ordinanza di misura cautelare nei confronti della Pasetti, in cui si parla di tentativi di depistaggio attraverso lettere che porterebbero a una fantomatica “mafia russa” come responsabile del sequestro di Gigi Bici. Sul destino della donna arrestata pende ancora la decisione dello stesso gip, Luigi Riganti, a cui la difesa di Barbara Pasetti ha chiesto la revoca degli arresti in carcere e la concessione dei domiciliari. Mentre le indagini vanno avanti, e non si esclude che in queste ore possano venire sentiti altri testimoni, si attende che il giudice si esprima.