Ha un nuovo sviluppo l’indagine che aveva portato all’arresto di cinque italiani, tra cui i titolari di un’azienda di Trezzano sul Naviglio, la Three of light, accusati di aver alterato alcune fasi della lavorazione di “canapa light”, producendo della vera sostanza stupefacente. A due settimane da quegli arresti, il Tribunale del Riesame di Milano ha annullato le misure cautelari a carico degli indagati. Lo ha reso noto il legale dei titolari della Three of light, avvocato Carlo Alberto Zaina.
Le prime indagini erano state avviate dai carabinieri di Trezzano dopo un incendio divampato nel settembre 2019 all’interno di un capannone utilizzato dalla ditta che operava nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio di fiori di canapa.
Il bilancio finale fu di tre feriti, due fratelli, più il padre, soccorsi da ambulanze e trasportati in ospedale. Secondo le accuse, gli indagati avrebbero acquistato legalmente “canapa light” per fini diversi da quelli dichiarati e, grazie ad alcuni procedimenti illegali, avrebbero ottenuto nuovi derivati al di fuori di ogni autorizzazione. E in alcuni casi, superando il limite di principio attivo di Thc, deve essere considerata sostanza stupefacente.
Il tribunale ha annullatole misure cautelari adottate a carico di tutti gli indagati:niente più arresti domiciliari, niente più obblighi. Le motivazioni del provvedimento dei giudici saranno rese note soltanto tra 45 giorni.