Il primo a commenta re il caso Rozzano è stato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Nicola Di Marco, intervenuto per dire la sua sui fatti che hanno visto due cittadini di Rozzano entrare in municipio e minacciare di dare fuoco all’edificio se non avessero ricevuto subito un alloggio popolare in cui vivere. I fatti hanno richiesto anche l’intervento di un gran numero di agenti della polizia locale perché l’uomo con alcuni precedenti penali e la sua compagna si erano presentati in Comune con una bottiglia da un litro e mezzo colma di benzina. La donna aveva versato il liquido sul pavimento, mentre l’uomo le faceva scudo con il corpo minacciando ai presenti di non avvicinarsi.
“Non sempre il fine giustifica i mezzi e nel caso della coppia che ha cercato di dar fuoco al Municipio per avere la casa popolare, Machiavelli ci aveva visto bene. Minacciare di dare fuoco al Municipio e mettere a repentaglio la vita delle persone che ci lavorano non è disperazione ma violenza brutale, per questo va condannata con tutte le forze. Un plauso speciale, invece, agli agenti della Polizia Locale che hanno sventato il peggio intervenendo con tempestività e professionalità. Non avere la casa, purtroppo, rischia di far entrare nella sfera della disperazione umana, causata dall’impossibilità di vedere un sogno realizzato, cioè mettere riparo e proteggere la propria vita e il proprio nucleo familiare. L’emergenza abitativa è un allarme sociale di cui le Istituzioni devono prendersi carico senza aspettare altro tempo. Lo ripeto da anni chiedendo un inversione di tendenza delle politiche regionali con dei piani casa che possano soddisfare le domande di ‘casa’, inevase da anni. Ogni giorno mi arrivano numerose segnalazioni di esasperante disagio e sofferenza. Sfratti, case Aler vuote o inagibili, cattiva gestione amministrativa. Bisogna restituire ai lombardi il diritto alla casa e agli inquilini alloggi sicuri e dignitosi”, conclude il consigliere regionale Di Marco.