Un uomo di 35 anni di origine albanese picchia la moglie in casa, a Mesero, nel magentino. I carabinieri portano la donna e le sue due figlie in una comunità protetta al riparo dalle presunte violenze del marito l’uomo. Allo stato attuale non è ancora stato raggiunto da alcuna misura di custodia cautelare, non è in carcere, né agli arresti domiciliari, ma risulta indagato per maltrattamenti in famiglia. Sembra che l’episodio non sia isolato e che l’uomo abbia già messo le mani addosso alla moglie in altre circostanze, anche se non è chiaro con quale frequenza venissero le violenze domestiche. Tra le forze dell’ordine vige il massimo riserbo sulla vicenda: le indagini sono davvero agli albori tanto che l’uomo si trova ancora in libertà ed eventuali fughe di notizie rischiano di compromettere l’esito dell’inchiesta. Quello che si sa invece è che sarebbero stati i vicini ad accorgersi dell’ultimo pestaggio del trentenne ai danni della moglie. Proprio i vicini avrebbero chiamato i carabinieri chiedendo un intervento urgente nell’abitazione della coppia. L’intervento dei militari è stato tempestivo anche in virtù del cosiddetto “codice rosso”, ovvero di quell’insieme di norme introdotte per velocizzare le inchieste che riguardano tutto ciò che attiene ai fenomeni di violenza contro le donne.
A preoccupare gli investigatori è anche l’età delle figlie che avrebbero entrambe meno di 10 anni. Toccherà ora al pubblico ministero valutare se sussistono gli estremi per applicare un provvedimento ulteriore nei confronti dell’uomo. Per ora alla donne le due bambine si trovano al sicuro e lontane dalla loro abitazione, in una comunità che viene ovviamente tenuta segreta. Si vedrà nei prossimi giorni quali saranno gli sviluppi investigativi del caso.