Niente carcere per Andrea Tombolini: andrà in comunità. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile che ha concesso all’accoltellatore di scontare la pena in una comunità. Il gip ha ritenuto, infatti, che il killer non possa andare in carcere o ai domiciliari.
Il 46enne è responsabile del ferimento di cinque persone e dell’uccisione di Luis Fernando Ruggeri. Lo scorso ottobre, Tombolini era entrato nel centro commerciale Carrefour di Assago, aveva impugnato un coltello dagli scaffali del supermercato e aveva ferito chi gli capitava sotto tiro, tra cui anche Pablo Marì, giovane calciatore del Monza.
Il killer era stato fermato dai passanti e dalle guardie, prima di essere arrestato dai carabinieri. Qualche settimana fa era arrivata la perizia psichiatrica che confermava la sua piena capacità di intendere e di volere, anche se lui ha sempre sostenuto di aver colpito quelle persone perché malato e invidioso di chi stava meglio di lui.
Ora la decisione del gip: niente domiciliari, come aveva chiesto la difesa del 46enne, e niente carcere. Finirà in una comunità dalla quale non potrà allontanarsi senza permesso. La decisione è dovuta al fatto che Tombolini è un soggetto vulnerabile non idoneo ad affrontare l’ambiente carcerario. Secondo il giudice, è questa la soluzione idonea per il 46enne: collocazione in una comunità, sempre sorvegliato per evitare che metta in pericolo se stesso o gli altri.