La base delle operazioni si trovava a Milano, Corsico e dintorni. Gli indagati, secondo l’ordinanza del giudice, “approntavano profili societari creditizi appetibili, attraverso la creazione e il deposito alla Camera di Commercio di bilanci con valori di ricavi e utili gonfiati, in modo tale da far apparire le società in grado di poter accedere ai fondi”. Non solo. Realizzavano anche “siti internet accattivanti ove si affermava falsamente la partnership con importanti marchi”. Sul fronte fiscale presentavano “dichiarazioni conformi ai ricavi “gonfiati”, ma con ingenti costi a pareggio al fine di ottenere maggiore credibilità innanzi agli istituti di credito”.
Corsico, quattro arrestati per una truffa allo Stato da oltre 5 milioni di euro
precedente articolo