“Bisogna mettere le macchine che lavorano giorno e notte, ci vuole la torre faro, dobbiamo svuotare Trezzano. C’è anche la Immobiliare Cave Sabbia, al confine con Trezzano, tra gli indagati dell’inchiesta della Dda di Milano sul traffico illecito di rifiuti che ha coinvolto anche la Novara Scarl, in provincia di Torino.
Le indagini hanno portato al sequestro preventivo di circa 8 milioni di euro e di un tratto della nuova tangenziale. Gli indagati avrebbero conferito nel cantiere di Anas, che è parte lesa, materiale edile con marcatura falsa Ce, procurandosi un ingiusto profitto milionario. Dalle indagini emerge anche il rapporto degli indagati con Pietro Paolo Pertolesi, già finito nelle carte delle inchieste per mafia e coinvolto negli affari illeciti sempre legati allo smaltimento dei rifiuti. Marco Lavatelli, della Immobiliare Cava, era in accordi con Pertolesi per lo smaltimento illecito dei rifiuti.
L’indagine sulla cava al confine con Trezzano è partita da accertamenti dei carabinieri forestali che hanno rilevato come nel sito ci fosse una sovrabbondanza non autorizzata di rifiuti. “Bisogna mettere le macchine che lavorano giorno e notte, ci vuole la torre faro, dobbiamo svuotare Trezzano –, altrimenti ce la chiudono”. Una “condotta spregiudicata”, come sottolineano gli inquirenti.